1-1
(Inler 43′-Chiellini 10′)
Formazioni iniziali
Napoli: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani.
A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Mesto, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Armero, Insigne, Calaiò.
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Giovinco, Vucinic.
A disposizione: Storari, Rubinho, Peluso, Marrone, Isla, Pogba, Padoin, Giaccherini, Quagliarella, Matri.
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Juve e Napoli onorano il vertice della classifica e la lotta scudetto con una partita gagliarda, combattuta e sempre in bilico. I bianconeri sono più incisivi nel primo tempo e nella ripresa controllano la gara, portando a casa un punto che vale doppio, perché oltre a uscire indenne dal San Paolo, campo mai semplice, la Juve ora ha lo scontro diretto a favore, in virtù della vittoria ottenuta a Torino nella gara del girone di andata.
La sfida è affascinante per i tanti campioni in campo, ma anche per l’acume tattico dei due tecnici. Conte vuole limitare le fasce e per bloccare Maggio mette Peluso in mediana e Chiellini, di nuovo titolare, in difesa. Una mossa che più azzeccata non potrebbe essere, non foss’altro che, dopo appena 10 minuti, Giorgio firma il suo rientro dal primo minuto con uno stacco di testa imperioso e decisivo. Giusto il tempo di due conclusioni da fuori di Hamsik, entrambe alte, e di una di Giovinco, respinta da De Sanctis. Poi Pirlo batte corto un angolo, scambia con Vucinic e pennella in area per Chiellini, che sovrasta Britos e insacca il suo primo gol stagionale.
Forte del vantaggio la Juve può permettersi di aspettare il Napoli e di ripartire in velocità e al 19’ Vucinic, liberato da Vidal, ha un pallone d’oro sul destro per siglare il raddoppio. Il montenegrino è solo davanti a De Sanctis e cerca il primo palo, ma il portiere riesce a chiudere lo specchio e a deviare in angolo.
Gli uomini di Mazzarri al contrario faticano ad arrivare al tiro e Buffon compie il primo intervento solo al 35’, bloccando senza problemi un tentativo di Hamsik, smorzato dalla difesa. Otto minuti dopo però non può nulla sul destro di Inler, per di più deviato da Bonucci. E così si va al riposo sul pareggio e con qualche scintilla nel finale di tempo tra Cavani e Chiellini, con l’uruguaiano ammonito.
Al rientro dagli spogliatoi Mazzarri presenta la difesa a quattro, mandando in campo Dzemaili al posto di Britos e arretrando Maggio e Zuniga. Una mossa che porta la Juve a fare la gara e il Napoli a puntare tutto sul contropiede.
Il prolungato palleggio dei bianconeri si infrange spesso sulla retroguardia azzurra, mentre i partenopei, appena possono, cercano il tiro da fuori. Hamsik e Inler sono sempre tra i più attivi e costringono Buffon a due interventi nello spazio di un minuto.
Dalla parte opposta ci prova Vucinic con un destro velenoso dai venti metri, respinto da De Sanctis, mentre Buffon deve ancora chiudere la porta sui tentativi di Maggio, Cannavaro e Cavani. Al 28’ il popolo bianconero tira un sospiro di sollievo: Buffon respinge con i pugni un sinistro da fuori del solito Hamsik, ma il pallone termina sui piedi di Dzemaili che si trova di fronte alla porta sguarnita e conclude clamorosamente a lato. Conte vede i suoi arretrare troppo e interviene, sostituendo Giovinco con Matri e Vucinic con Pogba, mentre Mazzarri punta sulla velocità di Armero, che rileva Inler.
Nel finale le due squadre sembrano stanche e, per quanto non si risparmino, la gara scivola via senza ulteriori fremiti. Finisce in un giusto pareggio e alla Juve sta bene così.
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